SOCIAL NETWORK ADVERTISING PER IL WALL STREET JOURNAL

“Non importa quanto tu sia impegnato, creati del tempo per leggere The Wall Steet Journal.”

Questo il messaggio che la testata di Dow Jones veicola nella sua nuova campagna di comunicazione globale, la prima negli ultimi dieci anni, diffusa su canali digitali, sulla stampa, ma soprattutto sui social network, prima di essere lanciata anche su canali televisivi e con pubblicitĂ  outdoor.

I social network hanno un ruolo preminente nella campagna, contrassegnata dall’hashtag #MakeTime.

Un fatto sintomatico di un’evoluzione ulteriore nel rapporto fra stampa e social media, che fa pendere la bilancia in favore di quest’ultimi.
Anche se aumentano le voci di chi vede i social network come second screen complementare alla fruizione tradizionale delle notizie su pubblicazione cartacea, quella fra editoria e social media non è ancora una convivenza serena.

I 140 caratteri di Twitter sono il simbolo per eccellenza, o piuttosto la radicalizzazione, della fruizione di news rapida a cui The Wall Street Journal oppone il suo claim “Make Time”, e la notizia di Facebook, pronta ad una proposta formale per incorporare contenuti giornalistici integrali delle testate online sulla sua piattaforma, raccoglie freddezza e diffidenza da parte degli addetti ai lavori.

La campagna del Wall Street Journal non rivela soltanto queste nuove dinamiche intermediatiche. Analizzando il tweet sponsorizzato nella scorsa settimana, possiamo rilevare come il messaggio si basi tutto sulla testimonianza di un manager, Bill McDermott, CEO di SAP, che si dichiara lettore della testata sin dai tempi in cui frequentava la business school. In sostanza, la testata trae prestigio dall’essere associata a un manager, quando molto spesso era capitato l’esatto contrario.

Gli altri testimonial chiamati all’appello per la campagna sono la designer Tory Burch, il musicista Will.i.am, la cofondatrice di Soho China Zhang Xin, e Mike McCue, il CEO di Flipboard, il social network che aggrega notizie in formato magazine adattate per fruizione da schermo mobile.

autore

Redazione B&P

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