L’ITALIA È IL PAESE MENO INFORMATO.

Va a noi il primato dell’ignoranza.

Secondo un indagine di Ipsos Mori, ripresa anche da www.lavoce.info, va all’Italia il primato di paese che meno degli altri conosce le proprie caratteristiche.

L’indagine, che prende in considerazione 14 paesi, è stata condotta su un campione di 11mila intervistati, ai quali sono stati posti quesiti sulle caratteristiche sociali, demografiche ed economiche della loro nazione.

Il quadro che emerge, leggendo i dati relativi al Belpaese, è a dir poco sconfortante: ad esempio, per gli Italiani, un lavoratore su due sarebbe disoccupato (quando invece il tasso di disoccupazione è al 12%), mentre gli immigrati rappresenterebbero addirittura il 30% della popolazione totale (contro il 7% reale).

Una distanza, quella che separa la percezione della realtà dalla realtà effettiva, che risulta pressoché direttamente correlata all’indice della libertà giornalistica redatto da Reporters without borders: i tre paesi dove i cittadini risultano meglio informati, ovvero Svezia, Germania e Giappone, sono anche i tre paesi che presentano il grado di libertà giornalistica più elevato. Italia, Polonia e Corea, che risultano i peggio informati, da parte loro, sono anche quelli che si collocano all’estremo più basso della classifica della libertà giornalistica (sempre limitandosi naturalmente alle 14 nazioni prese in esame dall’indagine di Ipsos Mori).

Massimiliano Calì, l’economista della Banca Mondiale che per lavoce.info ha commentato l’analisi dell’istituto di ricerca britannico, sottolinea che i “risultati sono da prendere con molta cautela visto il basso numero di paesi considerati e la mancanza di un’analisi causale”.

Tuttavia, questi dati rappresentano comunque un interessante spunto di riflessione sull’impatto che una scarsa e parziale informazione dei cittadini può avere sulla stessa vita democratica del Paese e su come “quando il giornalismo non è pienamente indipendente dal potere politico ed economico e la legislazione che regola i mezzi di informazione non è trasparente, stampa, tg e nuovi media non informano i cittadini adeguatamente anche su temi sociali e politici di centrale importanza per la società”.

Qui sotto il link all’articolo integrale sul sito de lavoce.info

www.lavoce.info/archives/31815/lignoranza-degli-italiani-inizia-sui-giornali

autore

Redazione B&P

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