ARPE E SORGENTE NEL CAPITALE DE IL FOGLIO

Sarà pure vero che l’editoria è in crisi e che i giornali, soppiantati dai social networks e dalla crisi delle edicole, stanno subendo un drastico ridimensionamento di organici e prospettive di sviluppo ma è anche vero che l’informazione, quella che passa da giornalisti professionali, è ancora capace di attrarre investimenti e passioni.

Questo discorso non riguarda solo i grandi quotidiani (pensiamo ad esempio al Corriere della Sera) ma anche quotidiani più di nicchia che, negli anni, hanno sviluppato un proprio posizionamento.

E’ il caso de Il Foglio, il quotidiano fondato da Giuliano Ferrara e da poco diretto da Claudio Cerasa che negli anni si è caratterizzato per un giornalismo di approfondimento e analisi e che ultimamente ha affidato la guida ad un giovane direttore che sta lavorando sia sull’edizione cartacea che sull’online.

I cambiamenti saranno supportati da un aumento di capitale che porteranno all’ingresso nel capitale di due investitori istituzionali, il fondo Sator di Matteo Arpe e Sorgente Group di Valter Mainetti.

I due protagonisti della nuova fase hanno probabilmente idee e motivazioni differenti ma la sostanza è che hanno deciso di investire nella testata.

Nel caso di Sator, tra l’altro, l’editoria è a tutti gli effetti un business con News 3.0, gruppo che edita diverse testate online tra le quali Lettera43 di Paolo Madron.

Sempre parlando di investimenti e finanza il 2015 potrebbe poi vedere lo sbarco in Borsa all’AIM de Il Fatto Quotidiano.

Insomma, il giornalismo professionale è ancora in grado di stimolare emozioni e canalizzare investimenti. Almeno questo è il quadro odierno. Ed è una buona notizia.

autore

Angus

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