BURDA E SPRINGER CHIEDONO GRAZIA

Con una lettera al Presidente Putin le case editrici occidentali, tra cui le tedesche Burda, Bauer e Axel Springer, hanno chiesto alla Russia di posticipare la nuova legge sui media introdotta in ottobre.

Entro il 2016 gli editori occidentali dovranno ridurre le proprie quote nei media russi ad un massimo del 20%. Nella lettera, in mano alla redazione di Handelsblatt, si legge che “il timing è poco favorevole”, ma nessun portavoce delle case editrici in questione ha voluto commentare.

I media russi sono in grande difficoltà per via della crisi e della recessione del paese; in gennaio, il business dell’advertising su carta è calato del 40%. Le aziende internazionali non acquistano spazi pubblicitari perché non sono certe di poter garantire la delivery perché, a causa della bassa valuta, per i russi l’import è diventato difficile.

Tra i titoli maggiormente in pericolo a causa della legge c’è la versione russa di Forbes, edita da Axel Springer e considerata uno dei pochi media politicamente indipendenti, e la testata economica Wjedmosti, una joint venture dei finlandesi di Sanoma, del Financial Times e del Wall Street Journal.

autore

B&P DEUTSCHLAND

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